Comunicato stampa

La 103^ edizione del Giro d’Italia 2020, appena conclusasi, ha visto intensificarsi l’attività di collaborazione delle Istituzioni coinvolte nell’attività di contrasto al doping.


NADO Italia e il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, avvalendosi della consolidata e reciproca collaborazione in atto, hanno avviato una proficua e diretta interlocuzione con la Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) e la Union Cycliste Internationale (UCI), sotto la cui egida è organizzato il Giro d’Italia.


La collaborazione, nel rispetto dei reciproci ambiti di competenza, si è sostanziata nell’effettuazione, da parte della Cycling Anti-Doping Foundation (CADF), di 157 controlli urinari e 399 controlli ematici, che includono quelli eseguiti su richiesta di NADO Italia e NAS.


In tale contesto, si inserisce l’operazione condotta dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Rimini, nella serata del 22 ottobre, hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione emesso nei confronti del ciclista Matteo SPREAFICO, il quale, sottoposto a controllo antidoping nella mattina del 15 ottobre 2020 e il 16 ottobre al termine della tappa, è risultato positivo alla “ostarina”, sostanza anabolizzante proibita ai sensi della Lista della “World Anti-Doping Agency” (WADA).