Contrasto al doping, lungo tutta la filiera che, anche attraverso l'utilizzo dei farmaci, alimenta l’alterazione dei risultati.

Se ne è parlato a Roma, presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, nel corso del convegno “Il ruolo del farmacista nella lotta al doping”. Al dibattito, a cui hanno preso i massimi esperti in materia a livello internazionale, era presente anche NADO Italia, con l’Organizzazione Nazionale Antidoping rappresentata dal Presidente, il professor Fabio Pigozzi e dal Direttore generale, la dottoressa Alessia Di Gianfrancesco.   

“Non dobbiamo mai perdere di vista il senso di questa nostra attività – ha detto Pigozzi, che tra i vari incarichi, ricopre anche quello di Presidente della Federazione Internazionale di Medicina dello sport -: il primo compito è proteggere gli atleti, aiutare chi pratica sport e lo si può fare solo tenendo sempre presente che a guidarci deve essere la tutela della salute”.

A seguire è stata la dottoressa Di Gianfrancesco ha sottolineare che, l’attività di contrasto è in continua evoluzione.  “Le categorie di farmaci che costituiscono doping vengono aggiornate ogni anno, lo studio molecolare è continuo – ha spiegato -. Questo non è un lavoro da guardia e ladri, si tratta di difesa costante della salute di chi pratica sport”.

Sono quindi intervenuti il dottor Giuseppe Guaglianone, vice Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma e il Generale di brigata Raffaele Covetti, Comandante dei carabinieri per la tutela della Salute (Nas) che ha posto l’attenzione sulla realtà del doping che si consuma nelle palestre e tra i giovani.  “La collaborazione tra le forze dell’ordine e i professionisti sanitari nella lotta contro le pratiche illecite – ha detto il il generale – è decisiva per comprendere un fenomeno che sempre più spesso mette a rischio la salute dei più giovani”.