NADO Italia ha partecipato a Losanna al simposio WADA 2025

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NADO Italia ha preso parte al simposio annuale della WADA che ha riunito a Losanna, in Svizzera, circa mille delegati della comunità mondiale antidoping.

La delegazione italiana, che ha preso parte alla due giorni di lavori intitolata “Andare oltre insieme”, era guidata dal Presidente di NADO Italia, Fabio Pigozzi e dal Direttore Generale Alessia Di Gianfrancesco.    

Relativamente al tema dell’evento che ha preso il via il 18 marzo, il discorso programmatico del presidente della WADA Witold Bańka è incentrato proprio sulla collaborazione tra i membri della comunità antidoping.

"Nel 2024, la WADA ha celebrato il suo 25° anniversario - ha evidenziato Bańka - a testimonianza di un'alleanza eccezionale tra il movimento sportivo e i governi del mondo. Nel corso degli anni, la comunità antidoping è stata notevolmente rafforzata dall'aggiunta di molti altri partner dedicati da tutto il mondo. Questo è stato il segreto del nostro successo. È il lavoro che facciamo tutti insieme. È la cooperazione continua tra individui e organizzazioni che condividono la stessa visione di un mondo in cui tutti gli atleti possono partecipare a uno sport libero dal doping".

"Ma naturalmente, il 2024 non è stato solo un anno di festeggiamenti – ha aggiunto -. È stato anche un anno di sfide, in particolare relativamente al grave problema della contaminazione. L'abbiamo visto però questa come un'opportunità per rafforzare ulteriormente il sistema antidoping globale, come parte del processo di aggiornamento del Codice mondiale antidoping che è attualmente in corso e culminerà a dicembre nella Sesta conferenza mondiale sul doping nello sport in programma a Busan in Corea del Sud".

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Nello specifico il numero uno dell’antidoping mondiale ha chiarito: "I casi hanno innescato una discussione indispensabile per definire come possiamo gestire meglio la contaminazione. Oggigiorno, i laboratori possono rilevare quantità sempre più piccole di sostanze, il che significa che, sempre più, vediamo coloro che risultano positivi presentare difese di contaminazione. La sfida per la WADA, le altre organizzazioni antidoping e, in ultima analisi, per i tribunali che giudicano questi casi, è quella di distinguere tra i casi di contaminazione autentica e casi di chi imbroglia, ben fornito di risorse, e inventa una difesa di contaminazione. Se il sistema è troppo rigido, gli atleti innocenti subiranno un'ingiustizia. Se il sistema è troppo indulgente, gli imbroglioni prospereranno. Di conseguenza, la WADA chiede al suo Code Revision Team di riflettere su questo e considerare la necessità di miglioramenti normativi, sempre con l'obiettivo di garantire l'armonizzazione per gli atleti e le organizzazioni antidoping, che è al centro del movimento collaborativo globale della WADA per uno sport libero dal doping".

In merito agli Enhanced Games, che promuovono l'abuso di sostanze e metodi proibiti ha invece affermato: "Per essere chiari, la WADA condanna gli Enhanced Games come un progetto pericoloso e irresponsabile. La salute e il benessere degli atleti sono la priorità numero uno della WADA e questo evento li mette a repentaglio. Invito tutte le organizzazioni antidoping, tutti i governi e tutti i nostri partner dello sport pulito, compresi gli atleti, a unirsi a noi nel condannare gli Enhanced Games che gli organizzatori hanno indicato che si terranno negli Stati Uniti".

Il simposio annuale di quest’anno si è articolato attorno al piano strategico 2025-2029 della WADA. Il programma ha previsto 15 sessioni informative e interattive che hanno coperto un'ampia gamma di argomenti antidoping, come:

  • Come le partnership possono portarci più lontano;
  • Principali risultati e innovazioni nella ricerca antidoping e come le organizzazioni antidoping possono contribuire agli sforzi di ricerca;
  • Gestire i whistleblower in ambito antidoping;
  • In che modo la condivisione delle conoscenze e la governance etica dei dati possono stimolare l'innovazione, semplificare i processi e promuovere l'equità;
  • Prepararsi insieme al Codice 2027 e agli standard internazionali, nonché alla tutela dei diritti degli atleti nel quadro del Codice 2027.

 

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