Presentato il report 2024 di NADO Italia. Il Presidente Pigozzi: "noi tra i primi al mondo sui controlli antidoping"

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Nel corso del 2024 sono stati 85 i casi doping accertati su complessivamente 5.046 atleti controllati da controlli disposti da Nado Italia. È uno dei dati più significativi resi pubblici mercoledì dall’organizzazione nazionale antidoping nel corso della presentazione del report sull’attività antidoping relativo all’anno 2024.
L’appuntamento, svoltosi nella Sala Marinozzi dell’Università del Foro Italico, è stato aperto dal Presidente di NADO Italia, Fabio Pigozzi. “E' stato un anno estremamente importante perché abbiamo acquisito una personalità giuridica ed è stato un momento fondamentale per la crescita della nostra organizzazione che ha effettuato una revisione del proprio assetto organizzativo nel rispetto del codice mondiale antidoping – ha evidenziato il professore -. I numeri del 2024 sono stati importanti. Con 9748 analisi, siamo al quinto posto nel mondo, al primo posto se consideriamo la popolazione. Siamo in pole".
Pigozzi ha sottolineato inoltre l’importanza nella lotta al doping della prevenzione, della formazione e dell’attività di intelligence svolta in collaborazione con il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS).
A snocciolare i risultati del lavoro svolto a tutela dell’integrità dello sport e della salute degli atleti è stata invece il Direttore Generale di NADO Italia, Alessia Di Gianfrancesco.
Foto Conferenza NADO Italia 04 06 2025 1bOperando azioni mirate alla prevenzione, al controllo e alla repressione del doping, in linea con i principi del Codice Mondiale Antidoping Wada, lo scorso anno sono stati prelevati 9748 campioni
biologici su 5406 atleti, distribuiti tra competizioni nazionali e internazionali, e fuori competizione.
I controlli sono stati disposti anche tenendo conto di informazioni elaborate nell'ambito dell'attività di intelligence e investigazione, favorendo una pianificazione strategica. Nello specifico NADO Italia ha elaborato un piano di distribuzione dei controlli antidoping (Test Distribution Plan - TDP) nel rispetto dell'analisi del rischio effettuata per le singole discipline sportive (Risk Assessment). Tale distribuzione ha portato alla pianificazione di 3299 sessioni di prelievo, di cui il 68% fuori competizione (Out-of-Competition, OoC), con la raccolta di 9748 campioni biologici.
In particolare, sono stati sottoposti a controllo 5406 atleti praticanti 142 discipline sportive. Il 78% degli atleti sottoposti a controllo antidoping sono compresi nelle fasce d'età 18-24 e 25-33,
considerate a maggior rischio di doping. Sono stati rilevati 85 casi di positività, a seguito dei quali sono stati avviati i procedimenti disciplinari previsti.
Nel corso dell'anno, inoltre, sono stati inclusi nel Registered Testing Pool (RTP) complessivamente 303 atleti. Ai fini della pianificazione e dell'effettuazione dei controlli antidoping, in vista dell'eventuale partecipazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, sono stati monitorati circa 1272 atleti durante il periodo preolimpico. Il 98% degli atleti della delegazione Olimpica italiana ed il 100% di quella Paralimpica italiana sono stati sottoposti ad un controllo antidoping in prossimità dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. In particolare, l'80% degli atleti è stato sottoposto ad almeno 2 (due) controlli antidoping nei sei mesi precedenti ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, e l'83% è stato testato dopo il 18 maggio 2024, conformemente alle Linee guida preolimpiche (Pre-Games-Testing-Instructions-and-Guidelines_Paris2024) dell'International Testing Agency (ITA).
In merito ai casi di clostebol registrati nel 2024, Di Gianfrancesco, ha spiegato: “Con riferimento ai casi di clostebol facciamo molta educazione, in quanto è una sostanza che in Italia è presente in un farmaco facilmente accessibile”. Fondamentale quindi la formazione su cui “l’Italia è in prima linea”.
Nell'ambito del Programma educativo nazionale, sono stati organizzati 47 eventi formativi, rivolti ad atleti, tecnici, medici sportivi, farmacisti e dirigenti. Attraverso incontri, webinar e materiali informativi, NADO Italia ha promosso la cultura del "gioco pulito" e l'adozione di comportamenti etici nello sport.
A ribadire l’importanza della formazione è stata anche la campionessa di salto in lungo Fiona May, componente del Comitato esecutivo di Nado Italia: “È importante educare gli sportivi sin da piccoli".
Alla presentazione hanno preso parte numerosi dirigenti e rappresentanti del mondo sportivo e ha portato il suo saluto il Presidente del CONI, Giovanni Malagò: “NADO Italia è una delle eccellenze del nostro sistema sportivo. Non si tratta solo di fare attività di lotta al doping, ma è un discorso che si allarga al macro tema della salute. Siamo felici di questa credibilità e reputazione che ha NADO Italia. Credo dia un grandissimo valore aggiunto a tutto il sistema".

 

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